Imposte di bollo - Parte 2: Le imposte sulle vendite
Scopra nella nostra analisi approfondita quali sono i requisiti per l'imposta sulle transazioni di titoli secondo la legge federale sull'imposta di bollo.
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Ci sono tre diversi tipi di imposte di bollo. La categoria più importante sono le imposte sul fatturato. Queste sono dovute quando si commercia con titoli. In questo secondo articolo verrà spiegato più in dettaglio di cosa si tratta.
Requisiti per l'imposta sul fatturato
I requisiti specifici sono regolati nell'Art. 13 della Legge Federale sull'Imposta di Bollo (StG). Secondo questa normativa, l'imposta sul fatturato è dovuta per il trasferimento oneroso della proprietà su documenti. Tali documenti includono, ad esempio, azioni, quote di capitale di società a responsabilità limitata, certificati di partecipazione a cooperative, certificati di partecipazione o buoni di godimento. Ma anche obbligazioni e quote in investimenti collettivi di capitale. Inoltre, una parte contrattuale deve essere un commerciante di titoli, o deve apparire un commerciante di titoli come intermediario. Per effetti si intendono in particolare le banche, ma anche consulenti per investimenti, gestori patrimoniali o società holding.
Ci sono molte eccezioni, regolate nell'Art. 14 StG. Le più importanti sono certamente il commercio con diritti di opzione e le operazioni di emissione.
Valutazione
La base per il calcolo dell'imposta sul fatturato è il corrispettivo pagato per i documenti (Art. 16 StG). Se i documenti non sono pagati in denaro, il valore di mercato del corrispettivo concordato è determinante. Nel caso di documenti nazionali, l'imposta sul fatturato è di 1,5 per mille. Se viene commerciato con titoli stranieri, devono essere consegnati 3 per mille. Questa richiesta deve essere presentata dal commerciante di titoli.
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