Tassazione delle partecipazioni dei dipendenti - Parte 3: Momento e calcolo della valutazione fiscale delle azioni dei dipendenti bloccate
Nel nostro ultimo contributo spieghiamo le implicazioni fiscali e le peculiarità delle azioni aziendali bloccate per i dipendenti.

Le azioni dei dipendenti si trovano spesso in aziende giovani o in grandi imprese. Possono costituire una parte significativa dello stipendio o semplicemente una offerta per tutti i dipendenti. In quasi tutti i casi, tuttavia, sono rilevanti ai fini fiscali. Findea per questo dedica una serie di articoli sulle partecipazioni dei dipendenti. In questo articolo vengono spiegate le peculiarità delle azioni dei dipendenti che sono bloccate per un certo periodo di tempo.
Sconto su azioni dei dipendenti bloccate
Spesso le azioni dei dipendenti vengono emesse bloccate. Ciò significa che durante il periodo di blocco il dipendente non può né vendere, né impegnare, né gravare in alcun modo le azioni. Questo viene stabilito da contratto. La tassazione avviene comunque al momento dell'acquisizione dei diritti, come spiegato nel secondo articolo. Questo rappresenta una diminuzione del valore delle azioni. Ciò è contemplato dall'art. 17b comma 2 DBG, che stabilisce che per un periodo di blocco di massimo 10 anni, si può detrarre uno sconto del 6% sul valore di mercato per ogni anno. Gli anni di blocco incompleti vengono considerati proporzionalmente. Il calcolo avviene quindi secondo la formula 100 : 1.06^n. Il "n" rappresenta gli anni di blocco che restano da attendere dopo la data di stacco. Ne risulta la seguente tabella: Periodo di blocco | Sconto | Valore di mercato ridotto tassativamente 1 anno | 5,660% | 94,340% 2 anni | 11,000% | 89,000% 3 anni | 16,038% | 83,962% 4 anni | 20,791% | 79,209% 5 anni | 25,274% | 74,726% 6 anni | 29,504% | 70,496% 7 anni | 33,494% | 66,506% 8 anni | 37,259% | 62,741% 9 anni | 40,810% | 59,190% 10 anni | 44,161% | 55,839%
Annullamento anticipato del blocco
Ogni tanto succede che il periodo di blocco termini anticipatamente. Questo avviene regolarmente quando qualcuno va in pensione o viene pensionato. Tuttavia, il motivo per cui il periodo di blocco cade è irrilevante dal punto di vista fiscale. Poiché al momento dell'acquisto delle azioni è stato applicato uno sconto valido per l'intero periodo di blocco, si è tassati di meno. Ciò porta a una tassazione successiva. In tali casi, la differenza tra il valore di mercato della azione non scontato al momento della caduta del blocco e il valore corrispondente al resto del periodo di blocco scontato costituisce reddito imponibile. La formula da applicare in seguito è: "x - x : 1.06^n". Il "x" rappresenta il valore di mercato alla data del termine del periodo di blocco, "n" il periodo di blocco che è caduto.
Per ulteriori informazioni, consultare il Circolare 37 dell'Amministrazione Federale delle Contribuzioni.
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