Il principio del capitale di partecipazione spiegato semplicemente
Dal 2011, il principio del contributo di capitale permette rimborsi esentasse delle riserve aziendali agli azionisti.

Secondo il principio dell'apporto di capitale, le riserve provenienti da apporti di capitale possono essere restituite agli azionisti da un'azienda senza essere soggette a tasse. Il principio dell'apporto di capitale, introdotto con la riforma fiscale d'impresa II dal 1° gennaio 2011, ha sostituito il precedente principio del valore nominale.
Con la riforma fiscale d'impresa II entrata in vigore il 1° gennaio 2011, è stato anche introdotto il principio dell'apporto di capitale (KEP). Dopo più di dieci anni, il principio dell'apporto di capitale è ancora oggetto di discussioni politiche.
Valore nominale, agio e apporto di capitale
Quando un'azienda emette capitale, può farlo al valore nominale o a un importo superiore. Il valore nominale è considerato il valore intrinseco della quota sociale, registrato anche nel registro di commercio. La parte che supera il valore nominale è generalmente nota come agio e riflette la valutazione dell'azienda. Il termine apporto di capitale si riferisce all'intero investimento fatto dall'investitore e dal detentore della quota.
Esempio: Un'azienda emette 100'000 azioni al portatore con un valore nominale di CHF 1.00 a un importo di CHF 2.60. Per 50 azioni al portatore con un valore nominale di CHF 50.00, un investitore paga di conseguenza CHF 130.00. L'apporto di capitale di CHF 130.00 comprende l'importo del valore nominale di CHF 50.00 e un agio di CHF 80.00.
Il principio dell'apporto di capitale ha sostituito il principio del valore nominale
Il principio dell'apporto di capitale permette alle aziende di distribuire ai detentori delle quote le riserve provenienti dagli apporti di capitale senza imposte. Le riserve da apporti di capitale includono tutti gli apporti, i contributi o i premi versati dai titolari di diritti di partecipazione (ad esempio soci, azionisti, cooperativisti) a una società di capitali o a una cooperativa. Ha sostituito il principio del valore nominale, secondo il quale solo il rimborso del valore nominale è esente da tasse e qualsiasi prestazione che superi questo importo è considerata un reddito patrimoniale tassabile per il ricevente. Invece, nel caso del principio dell'apporto di capitale, oltre al valore nominale, anche le ulteriori somme apportate dai detentori delle quote alle riserve sono esentate dall'imposta sul reddito.
Regola del rimborso e della liquidazione parziale della STAF
Mediante la proposta accettata nel referendum del 19 maggio 2019 sulla riforma fiscale e finanziamento dell'AVS (STAF), il principio dell'apporto di capitale viene parzialmente relativizzato. Nello specifico, la STAF prevede restrizioni per le società di capitale e le cooperative quotate in una borsa svizzera mediante le seguenti disposizioni: