Pagamenti retroattivi nel pilastro 3a: cosa cambia dal 2025?

Dal 2025 in Svizzera sarà possibile versare i contributi mancati alla colonna 3a fino a dieci anni retroattivamente, un cambiamento significativo per la previdenza per la vecchiaia.

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Pagamenti retroattivi nel pilastro 3a: cosa cambia dal 2025?
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Il Consiglio Federale ha recentemente approvato un'innovazione significativa per la previdenza per la vecchiaia: a partire dall'anno prossimo sarà possibile recuperare i contributi mancati nel pilastro 3a fino a dieci anni retroattivi.

Questa decisione si basa su una mozione presentata dal consigliere agli Stati Erich Ettlin e approvata dal Parlamento. Ma cosa significa concretamente per gli assicurati e quali effetti avrà questa modifica sulle entrate fiscali?

Rimborsi nel pilastro 3a: una possibilità per l'auto-previdenza

Fino ad ora, l'importo massimo annuale che si poteva versare nel pilastro 3a non poteva essere compensato retroattivamente. Se questo importo per un determinato anno non veniva esaurito, l'opportunità di effettuare il versamento scadeva. Tuttavia, a partire dal 2025, ciò cambierà: gli assicurati potranno effettuare i versamenti mancati fino a dieci anni indietro.

Il pilastro 3a è un pilastro fondamentale della previdenza individuale per la vecchiaia in Svizzera. Permette ai lavoratori di provvedere ulteriormente alla loro vecchiaia oltre all'AVS e alla cassa pensioni (LPP). Per il 2025, l'importo massimo per i lavoratori con cassa pensioni è di 7258 franchi. Questi contributi possono essere detratti dalle tasse, risultando in una riduzione del reddito imponibile.

Chi beneficia della nuova regolamentazione?

La possibilità di versamenti retroattivi è generalmente disponibile a qualsiasi persona che svolga in Svizzera un'attività soggetta all'AVS – sia nell'anno del versamento che per l'anno per cui viene effettuato il rimborso. Il vantaggio: anche i versamenti effettuati retroattivamente per anni passati sono completamente deducibili dalle tasse.

Tuttavia, questa novità non è esente da critiche. Alcuni partiti, inclusa la SP, vedono soprattutto un vantaggio per le persone con redditi più alti. La consigliera nazionale SP, Mattea Meyer, ha sottolineato che soprattutto i benestanti beneficerebbero della nuova regolazione, poiché dispongono dei mezzi finanziari necessari per effettuare rimborsi di tale entità. Per le famiglie con redditi medi o bassi, il beneficio è invece limitato.

Impatto sulle entrate fiscali

Con l'introduzione di questa regolazione, la Confederazione prevede una notevole riduzione delle entrate fiscali. Secondo le prime stime, le imposte federali dirette potrebbero diminuire annualmente di 100 a 150 milioni di franchi. A livello cantonale e comunale, si prevede addirittura una riduzione da 200 a 450 milioni di franchi.

Nonostante queste possibili minori entrate, il Consiglio Federale vede i vantaggi nel rafforzamento della previdenza individuale per la vecchiaia. Inoltre, il governo prevede di apportare ulteriori modifiche ai privilegi fiscali per il secondo e terzo pilastro a partire dal 2025. Queste riforme dovrebbero contribuire a garantire a lungo termine il sistema pensionistico e adattarlo alle attuali condizioni economiche.

Conclusione

La possibilità di effettuare versamenti retroattivi nel pilastro 3a offre soprattutto ai benestanti un'attraente opportunità per ottimizzare la loro previdenza per la vecchiaia e beneficiare contemporaneamente di vantaggi fiscali. Tuttavia, resta da vedere come questa modifica influenzerà le entrate fiscali e la giustizia sociale. È certo che il dibattito sulla migliore configurazione della previdenza per la vecchiaia in Svizzera rimarrà interessante.

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