Il diritto di informazione degli azionisti all'assemblea generale
Il diritto di informazione degli azionisti è legalmente fissato, ma incontra i suoi limiti quando si tratta di segreti commerciali meritevoli di protezione.

La legge garantisce a ogni azionista un diritto di informazione. Questo assicura che gli azionisti possano esercitare i loro diritti in conformità con la loro vera volontà. Tuttavia, poiché la legge non conosce un dovere di lealtà da parte degli azionisti, questo diritto trova i suoi limiti nella protezione dei segreti commerciali e degli interessi legittimi.
Il diritto di informazione
Il diritto di informazione ai sensi dell'art. 697 CO è un diritto inalienabile degli azionisti. Ciò consente loro di richiedere al consiglio di amministrazione informazioni sullo svolgimento degli affari, o all'organo di revisione informazioni sull'esecuzione e i risultati del loro controllo. Questo diritto è legalmente riservato solo agli azionisti. Tuttavia, gli statuti possono estendere questo diritto anche ai partecipanti.
L'obiettivo di questo diritto è permettere agli azionisti di formarsi un'opinione libera e, sulla base di questa, di esercitare i propri diritti di azionisti. Pertanto, la richiesta di informazioni deve riferirsi a un oggetto che è effettivamente rilevante per la formazione della volontà. Inoltre, possono essere richieste solo informazioni generali. Non esiste un diritto legale di ottenere dettagli concreti sullo svolgimento degli affari o sulla revisione.
Limitazione del diritto di informazione
Anche se il diritto di informazione è inalienabile, è valido solo in modo limitato. La legge sugli obblighi non prevede un dovere di fedeltà per gli azionisti. Nemmeno gli statuti possono stabilirne uno. Di conseguenza, il diritto di informazione è subordinato alla protezione dei segreti commerciali o di altri interessi legittimi della società che potrebbero essere messi a rischio dalla divulgazione delle informazioni. Pertanto, la società non può essere obbligata a fornire informazioni sullo stato attuale della ricerca o sui processi di produzione esatti di un prodotto se queste potrebbero beneficiare la concorrenza. In casi specifici, si procede a un bilanciamento degli interessi. Una società che non fornisce informazioni deve giustificare concretamente come le informazioni metterebbero a rischio i segreti commerciali o altri interessi legittimi. Nel bilanciamento spesso si considerano criteri come la struttura economica e legale della società o la sua dimensione.