Come devo bilanciare e valutare le mie attività commerciali per determinare il mio reddito da lavoro autonomo?
I beni economici utilizzati dalle aziende devono essere inizialmente contabilizzati ai costi di acquisizione o di produzione e successivamente secondo il principio del valore minimo.

Beni economici (attivi aziendali), che servono all'azienda (ad esempio: scorte) devono essere contabilizzati al primo valore o al prezzo di acquisto o ai costi di produzione. Nella valutazione successiva, deve essere osservato il principio del valore minore („lower-of-cost-or-market“).
Principi e normative di valutazione per gli attivi aziendali
La contabilizzazione e la valutazione degli attivi aziendali possono avere un impatto significativo sul profitto aziendale. Questo ha effetti diretti sulla tassa sul reddito, poiché per i lavoratori autonomi il reddito proviene dal profitto aziendale (= utile netto) (cfr. post del blog sul lavoro autonomo). Beni economici che hanno un valore durevole e servono all'azienda oltre la data del bilancio, devono essere attivati dal punto di vista fiscale. Questo significa che devono essere registrati nella contabilità dell'azienda come attività (ad esempio: tipici beni patrimoniali sono scorte come merci commerciali, materie prime e materiali di consumo, nonché prodotti semi-finiti e lavori in corso). Nella contabilizzazione e valutazione, diversi principi devono essere osservati: